L’avvocato di Piera Maggio, infatti, tuona contro la decisione degli autori tv russi: «Non vogliamo sottoporci a un ricatto mediatico da parte della tv russa. Se prima della trasmissione non ci faranno avere la documentazione relativa al gruppo sanguigno di Olesya e dell’eventuale test del Dna non parteciperemo ad alcun collegamento televisivo». Le parole del legale arrivano alla vigilia del collegamento con il programma tv a cui si era rivolta la giovane Olesya Rostova e che ha riacceso una flebile speranza nella mamma di Denise.
«Noi avevamo avviato questa procedura in via privata perché pensavamo di sbrigarci presto. Invece loro non fanno nulla, basta. Non sottostiamo a nessun ricatto» – aggiunge il legale di Piera Maggio – «Al momento non c’è nulla e siamo infastiditi da questi ritardi, dunque o domani ci fanno avere i dati al programma o non partecipiamo».
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