Dove e come vedere Fiorentina – Juventus Streaming Gratis Live TV No Rojadirecta

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Come e dove vedere Fiorentina – Juventus in Streaming Gratis

Un girone fa era tutto un altro mondo. Alla vigilia di Juventus-Fiorentina Andrea Pirlo non aveva ancora conosciuto il sapore della sconfitta in campionato e parlava solo e soltanto di scudetto. Quattro mesi dopo il tricolore è quasi saldamente in mani nerazzurre e la Juventus si prepara a un mese di battaglie per restare nell’Europa che conta, in più con l’incognita di eventuali ripercussioni per la vicenda Superlega. «Non abbiamo paura dell’Uefa — ha detto il tecnico rispondendo a una domanda sulle minacce di esclusione dalle Coppe arrivate da Ceferin — noi siamo concentrati solo su quello che dobbiamo fare. Agnelli l’ho visto sereno, come sempre porta entusiasmo alla squadra.

Abbiamo tutti un unico obiettivo, che è quello di qualificarci per la Champions e andiamo avanti con forza per raggiungerlo. In questo momento è la cosa più importante». Per riuscirci, il Maestro dovrà tirare fuori il meglio dai suoi nelle prossime 6 giornate: tutte gare delicate e decisive. Oggi pomeriggio a Firenze partirà il conto alla rovescia: 540’ per nascondere le debolezze e esaltare i punti di forza della Signora.

La Juventus arriva dalla rotonda vittoria sul Parma ma i numeri della stagione dicono che non è mai andata oltre i tre successi di fila. Un rendimento altalenante che l’ha costretta ad abdicare al titolo ma che non può bastare per restare tra le prime quattro. Servirà una decisa inversione di tendenza nel finale di stagione.

Pirlo ha recuperato Dybala (che a Firenze dovrebbe partire titolare con Cristiano Ronaldo: il tecnico deciderà stamattina, ma l’argentino è favorito su Morata) però il reparto offensivo non sta vivendo un periodo felice: Paulo è rientrato da un infortunio, è in crescita ma non può essere al top, Morata è in involuzione e CR7 è appannato. Resta un potenziale di alto livello che può fare la differenza.

La stagione è stata congestionata e faticosa, perciò è inevitabile che la condizione fisica generale non sia ai massimi livelli: la stanchezza accumulata comincia a farsi sentire. Avere una rosa ampia e l’infermeria semi vuota (unici out per Firenze: Chiesa e Demiral, che però possono recuperare per Udine) è un vantaggio. Al tecnico il compito di sfruttare i più in forma.

La Juve ha giocatori abituati a vincere che non vogliono neanche prendere in considerazione l’ipotesi di passare dallo scudetto all’Europa League. «Mi fido della squadra — ha detto Pirlo — sanno che non possiamo abbassare la guardia». La testa, quella che è stata decisiva per vincere 9 titoli di fila, dovrà essere determinante anche per la Champions League.

Da Chiellini a Bonucci (che oggi dovrebbero tornare a fare coppia in difesa), da Ronaldo a Dybala, la Juve è piena di uomini che sanno alzare il livello quando conta. L’esperienza in questi casi non solo aiuta, ma diventa un valore aggiunto.

Da Arthur a Ramsey, per diversi bianconeri è stata una stagione deludente sotto il profilo personale: non hanno reso come ci si sarebbe aspettati e questa può diventare una motivazione in più per rilanciarsi nella fase cruciale della stagione.

La prima volta è stata 15 anni fa e non in una competizione qualunque: semifinale del Mondiale 2006, Portogallo-Francia fu l’inizio di una lunga serie di incroci tra Frank Ribery e Cristiano Ronaldo. Segnò Zidane, che poi sarebbe diventato allenatore di Cristiano, ma in finale Frank e i suoi fratelli transalpini s’inchinarono all’Italia di Pirlo e Buffon. Era un altro calcio, alcuni dei compagni di oggi dei due numeri 7 all’epoca frequentavano l’asilo, eppure Ribery e Ronaldo sono ancora qui, 38 anni il primo e 36 il secondo, protagonisti della Serie A a dispetto dell’età, campioni che nobilitano il campionato italiano ma riaprono anche il dibattito sul livello del nostro calcio.

Oggi a Firenze R&R s’affronteranno per la dodicesima volta e sarà una partita delicata per entrambi: Ronaldo insegue la Champions (oltre al titolo di capocannoniere, che in Italia non ha ancora mai vinto), Ribery punta a blindare una salvezza che non è così scontata. Tutti e due erano abituati a sfide di ben altro tenore: si sono incontrati 8 volte in Champions League, il francese con il Bayern e il portoghese col Real, e in 6 occasioni è accaduto in semifinale, le restanti 2 nei quarti. Cristiano ha vinto di più (6 successi), Frank però si è preso la rivincita con il recente 3-0 dello Stadium e soprattutto non ha mai perso contro la Signora (4 vittorie e 3 pari tra Bayern e Viola).

Ronaldo ha già segnato tanto (25 reti in A) ma con il Parma è rimasto a secco, tradendo un certo nervosismo. «Ho un bellissimo rapporto con Cristiano — lo ha difeso Pirlo -. E’ un ragazzo che ha sempre voglia di far bene, s’arrabbia anche quando perde le partitine: quando uno vuole sempre il massimo è normale che abbia questi atteggiamenti». Ribery invece è fermo a 2 e non esulta dalla gara contro il Milan del 21 marzo. Non gli dispiacerebbe fare un altro sgambetto alla Signora. In comune hanno anche i dubbi che riguardano il futuro: Ribery ha un contratto che scade a giugno e ha già detto che deciderà più avanti, dopo averne parlato in famiglia. Ronaldo è legato alla Juve fino al 2022 ma senza Champions difficilmente resterà. Tutti e due hanno ancora del lavoro da fare: Fiorentina-Juventus non è una semifinale del Mondiale né di Champions, però conta parecchio.


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