La storia di Vladimir Putin chi è: politica, guerra, moglie, compagna, figli, Russia, sevizi segreti e vita privata

Vladimir Putin è il personaggio che dirige tutte le notizie dei media di tutto il mondo. Da quando il presidente russo ha schierato le sue truppe sull’Ucraina il 24 febbraio, sono venute alla luce informazioni sulla sua vita personale. Qualcosa di insolito perché porta tutti quegli aspetti con discrezione e protezione.

Putin era già sposato, era il 1983, quando il presidente russo era un agente dell’intelligence del KGB. Ha sposato Liudmila Shkrébneva, ma si sono separati nel 2013, 30 anni dopo. La separazione è stata annunciata dai due. L’ex moglie di Putin non è apparsa molto in pubblico, ma ha fatto attività culturali e caritatevoli come first lady. Ha rifatto la sua vita nel 2016 con un uomo di 20 anni più giovane di lei, Artur Ocheretni.

Chi sono le figlie di Putin?

Da quel matrimonio sono nate due figlie, che per motivi di sicurezza non hanno mai portato il cognome del padre, utilizzando identità segrete. La maggiore si chiama Maria (Masha), nata durante la perestrojka di Gorbaciov (1985), a Leningrado (l’attuale San Pietroburgo). Usa il cognome Vorontsova. È impegnata in endocrinologia e ha sposato l’uomo d’affari olandese Jorrit Faasen, che ha lavorato per Gazprom, la più potente compagnia di gas in Russia. Hanno un figlio, ma Putin ha rivelato di avere due nipoti; ciò che non si sa se sono entrambi di Maria o è dell’altra figlia.

La più giovane delle figlie di Putin si chiama Ekaterina, nata tre anni dopo la maggiore, nel 1986, a Dresda (Putin era di stanza lì dal KGB). Si ritiene che usi il cognome di sua nonna, Tikhonova. La sua professione è quella di ricercatrice presso l’Università di Mosca in programmi di investimento. È stata sposata tra il 2013 e il 2018 con Kiril Shamalov, un miliardario. È venuto alla luce che era la figlia di Putin perché lo hanno detto i suoi colleghi all’Università di Mosca, anche se ha sempre rifiutato dal Cremlino.

Chi è la sua ragazza Alina Kabaeva?

Putin è sempre stato legato all’ex ginnasta Alina Kabaeva. Il presidente russo non ha mai confermato questa relazione e quando gli è stato chiesto ha risposto che “tutto è in ordine”. Molti media affermano che hanno avuto un figlio ed è stato detto che erano gemelli. Quindi non si sa se Putin abbia solo due figlie o anche quattro.

Alina Kabaeva è una politica russa in pensione, direttrice dei media e ginnasta ritmica che ha vinto due medaglie olimpiche, l’oro ad Atene e il bronzo a Sydney.

Difficilmente il mondo dimenticherà quella minaccia: «Chiunque interferirà con le operazioni in Ucraina e minaccerà il popolo russo subirà conseguenze mai sperimentate nella Storia». Parole scandite dal presidente russo guardando fisso e torvo la telecamera mentre i mezzi militari di Mosca attaccavano l’Ucraina da tre direttive, Est, Nord e Sud.

Territori che l’uomo forte del Cremlino non può accettare entrino nell’ingerenza dell’Europa o della Nato, lui che ha nel cuore il grande impero russo, quello dei tempi dello zar. E che ha anche motivi molto personali per odiare le grandi potenze europee.

L’uomo dallo sguardo di ghiaccio, ai vertici del potere dal 1999, colui che ha riportato la Russia tra le superpotenze mondiali dopo lo sgretolamento dell’ex Unione Sovietica è cresciuto nei primi anni della Guerra Fredda (è nato nel 1952), la sua storia famigliare è intrinsecamente legata alla Seconda guerra mondiale, alla Rivoluzione e alla successiva formazione dell’Unione Sovietica. Nel 2018, Putin ha rivelato che suo nonno, Spiridon, era un cuoco sia per Vladimir Lenin, il primo leader e fondatore dell’URSS, sia per Joseph Stalin, successore dt Lenin.

Nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo), la vita di Putin è stata plasmata dall’assedio della città da parte dei tedeschi dal 1941 al 1944 di cui la città porta le ferite e la memoria. I genitori, Maria e Vladimir Sr., vissero i giorni bui dell’occupazione della Russia da parte della Germania nazista che costò loro un figlio, Viktor, poi ne persero di stenti un secondo, Albert.

Dopo la guerra, San Pietroburgo e i suoi cittadini, come i Putin, hanno continuato a dover affrontare difficoltà, privazioni e carestie. Dopo aver perso la loro casa a causa della guerra, Vladimir Sr. e Maria si sono trasferiti in uno spazio di una stanza in un edificio popolare, privo di cucina e acqua calda, dove è nato il piccolo Vladimir. «I miei genitori non parlavano molto del passato…», ha detto Putin che, secondo una lunga inchiesta sulle sue origini apparsa anni fa sul Times, ricorda di aver inseguito spesso topi in quel palazzone.

Membro del Partito Comunista, il padre di Putin era taciturno e severo. Il giovane Vladimir ne assorbe il rigore e l’impegno, a scuola è un bravo studente. Di bassa statura, compensa con l’abilità nelle arti marziali. Si allena sia nel judo sia nel sambo, uno sport da combattimento di wrestling sovietico: un vecchio compagno di scuola ha ricordato come, in prima media, Putin abbia sopraffatto uno studente molto più alto che lo aveva maltrattato in precedenza.

Da quel momento nessuno lo ha mai più aggredito, ma in pochi gli si avvicinavano. Il giovane Vladimir è bravo anche in tedesco: «Era disciplinato e non era un chiacchierone», ricorda una insegnante. Sin dalla prima media, poi, inizia a mostrare interesse per il KGB, l’agenzia di sicurezza dell’unione Sovietica che lo osserva con interesse. Il ragazzo magro e intelligente della povera Leningrado voleva essere una spia. «Le mie impressioni sul KGB erano basate su storie romantiche sulle spie», avrebbe confidato, rivelando di essere rimasto affascinato da film di spionaggio.

Di certo Putin entrò a far parte del KGB nel 1975, lo stesso anno in cui si laureò alla facoltà di Giurisprudenza dell’università statale di Leningrado. Poco dopo la laurea venne inviato a Mosca per studiare presso l’istituto di intelligence straniero dell’agenzia. In quegli anni incontrò Ljudmila Putina, che sposò nel 1983. Nel 1985, la coppia ebbe la prima figlia, Maria, poco prima che lui fosse inviato a Dresda, nella Germania dell’Est, come ufficiale del KGB, anche se ufficialmente il suo lavoro era di interprete. A Dresda ebbe una seconda figlia, Ekaterina, e lavorò fino al 1989, quando cadde il muro di Berlino.

Putin tornò in Russia nel 1990 in mezzo a una diffusa incertezza. Lasciò il KGB sulla scia del tentativo di colpo di Stato sovietico del 1991 che dissolse l’URSS. Nel 1996 Putin si trasferì a Mosca, dove entrò nello staff presidenziale fino a divenire uomo di fiducia di Boris Eltsin. L’ex presidente nel 1998 annunciò che voleva Putin come successore e Vladimir divenne presidente ad interim quando Eltsin si dimise inaspettatamente il 31 dicembre 1999. Dovette affrontare immediatamente l’escalation degli eventi della seconda guerra cecena. L’era Putin era ufficialmente iniziata.

Più il suo nome è diventato noto al pubblico mondiale, più la sua vita privata è sparita dai radar. La separazione dalla moglie, l’amante, anche più di una, i figli segreti, il patrimonio. Tutto nell’ombra. Di certo con almeno una delle sue donne è stato molto generoso. Con SvetlanaKrivonogikh, l’amante di lungo corso, ex addetta delle pulizie in un albergo di San Pietroburgo. Dopo aver dato nel 2003 al presidente una bambina di nome Luiza Rozova, è diventata un’imprenditrice tra le più ricche del Paese, proprietaria anche di cospicui pacchetti di azioni di banche vicine al governo russo, come di una villa a Montecarlo.

Bruscolini per l’uomo che tiene il mondo sotto scacco con la minaccia di chiudere i gasdotti che danno energia a imprese e case degli europei. Per aver indagato sul patrimonio dell’ultimo zar il direttore di Forbes Russia, Paul Klebnikov, ha rischiato la vita, raggiunto da misteriosi colpi di fucile a Mosca nel 2004. Ufficialmente, il presidente dichiara un reddito da “dipendente statale” (circa 150mila euro annui).

Gli unici beni che rivendica sono la proprietà di tre auto, una roulotte, un appartamento di 800 metri quadri e un garage di 200, più l’uso di un appartamento di 1.600 metri quadri e due posti auto, per la sua carica. Nessuna menzione della sua collezione di orologi da polso di lusso per non parlare dei vari palazzi, yacht e aerei che usa in qualità di leader indiscusso della Russia. E c’è chi ha stimato che, tramite un sistema di ricatti e paura, ottenga la metà del patrimonio dei principali oligarchi russi, tanto che il suo ora sfiorerebbe i 200 miliardi di euro.


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