Io rimango qui storia vera: le differenze nella vita reale di Steffi e il film

“Io rimango qui” racconta la lotta e il coraggio di Steffi di fronte alla diagnosi di cancro, ispirandosi a fatti reali con significative differenze narrative.

“Io rimango qui (Gott, du kannst ein Arsch sein)”, diretto da André Erkau nel 2020, emerge come un commovente tributo cinematografico alla vita, al coraggio e alla resilienza. Questa pellicola, tratta dal bestseller di Frank Pape, si avventura nella vita di Steffi, una giovane di 16 anni alla soglia di un nuovo capitolo della sua esistenza, pronta a esplorare Parigi insieme al suo ragazzo. Tuttavia, un’imprevista diagnosi di cancro capovolge radicalmente i suoi piani, lasciandole soltanto un anno di vita. Determinata a vivere pienamente ogni istante rimasto, Steffi decide di inseguire i suoi desideri più profondi, un percorso che il film sceglie di narrare con sensibilità e profondità emotiva.

Nonostante la sua ispirazione da una storia vera, “Io rimango qui” si distacca in alcuni dettagli significativi dalla realtà effettiva di Steffi. La narrazione cinematografica si concentra sulla decisione impulsiva di Steffi di partire per Parigi con Steve, un viaggio che, nella realtà, non ha mai avuto luogo. Inoltre, il film presenta Frank Pape, un pastore e autore del libro da cui il film è tratto, non solo come una figura spirituale vicina a Steffi ma anche come suo padre, un dettaglio che aggiunge uno strato emotivo alla trama ma che devia dalla realtà.

La decisione di Steffi di non iniziare la chemioterapia prima di partire per Parigi nel film contrasta fortemente con la storia vera, dove invece iniziò immediatamente il trattamento. Questa scelta narrativa intensifica il desiderio di vivere liberamente i suoi ultimi giorni, sebbene diverga dalle azioni reali di Steffi.

Io rimango qui, la vera Steffi: gli eventi reali

Nella vita reale, la scoperta della malattia di Steffi avviene in circostanze più quotidiane, legate a un persistente raffreddore piuttosto che a un controllo medico per un’ambizione professionale come entrare nella polizia, come mostrato nel film. La discrepanza sull’età della protagonista e il suo status accademico offrono ulteriori esempi di come il film abbia adattato liberamente la storia di Steffi per esigenze narrative. Queste modifiche, benché amplifichino l’elemento drammatico, si discostano dalla veridicità degli eventi, sottolineando la libertà creativa adottata dai realizzatori.

La passione di Steffi per il suo cavallo Luna e il suo desiderio di diventare un ufficiale di polizia sono elementi che trovano riscontro sia nel film che nella realtà, sebbene trattati con differenti gradi di enfasi. Il diario di Steffi, infatti, diventa nel film uno strumento narrativo fondamentale per esplorare i suoi pensieri più intimi, inclusi i suoi sogni e le sue aspirazioni, come il suo interesse per la carriera nella polizia e la sua relazione con Justus, un ragazzo che nutriva sentimenti per lei.

Dove vedere Io rimango qui?

La premiere di “Io rimango qui” su Rai 2 il 14 marzo 2024 rappresenta un’occasione imperdibile per immergersi in questa storia di vita, amore e coraggio. Per coloro che desiderano rivivere l’emozione o scoprire per la prima volta questo racconto, il film è inoltre disponibile su varie piattaforme digitali come Prime Video, Apple TV, Google Play Film e YouTube, offrendo la possibilità di noleggio o acquisto. Queste opzioni di visione assicurano che la storia di Steffi e il suo impatto emotivo possano essere esplorati da un pubblico ancora più ampio, perpetuando il messaggio di speranza e resilienza che “Io rimango qui” intende trasmettere.


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