Marco Giallini: chi era sua moglie Loredana morta improvvisamente? Età, incidente, nuova fidanzata

Il suo più grande amore. Marco Giallini ha spostato Loredana nel 1993, ma la donna è scomparsa improvvisamente nel 2011 per un’emorragia cerebrale. La coppia ha due figli, Rocco e Diego, nati nel 1998 e nel 2004. Nella sua vita, prima e dopo Loredana, lo stesso attore romano ha avuto diverse donne. I due dovevano andare in vacanza insieme, le valigie erano già pronte poi il dolore. Qualche giorno prima di morire, aveva accusato un forte mal di testa.

Giallini ai microfoni di Vanity Fair ha svelato: “Ha chiuso gli occhi e mi si è accasciata fra le braccia mentre chiacchieravamo. Io le parlavo all’orecchio, ma mi sono accorto che parlavo da solo, e ho maledetto Dio. Ha vissuto altri due giorni, ma senza riprendere conoscenza”. I due si sono conosciuti quando avevano 14 anni, mentre Marco faceva il ‘bibitaro’, portava le bibite con il camion in giro. Prima di mettersi insieme hanno dovuto aspettare tre anni come ha rivelato a Iodonna: “Per i primi due anni della nostra relazione ci siamo sfiorati solo la mano. Quando è così, dopo 30 anni insieme, è impossibile”. Poi ha aggiunto :”Sono affidabile, eravamo legatissimi. Io tornavo sempre a casa. Era mia madre, mia moglie, tutto. Quando l’autista la portava a un’anteprima, scendeva 50 metri prima perché si vergognava. Loredana era tanta, in ogni senso. Bella davvero. E sapeva fare qualsiasi cosa: studiava, lavorava, cucinava. Rocco e Diego sono bravi in tutto, proprio come lei”.

Al cinema è arrivato tardi. Colpa, racconta, di una certa timidezza nell’affrontare i provini. Poi, dopo il ruolo del  nella serie Romanzo Criminale, dove ha recitato insieme ad Alessandro Roja e Vinicio Marchioni, la sua carriera ha subito un’accelerazione. Il suo talento messo in mostra e applausi a scena aperta. Eppure con Marco Giallini, volto rude e voce profonda, la vita non è stata generosa. Un dolore enorme lo accompagna da 7 anni. La scomparsa di Loredana: «La madre dei miei figli, la donna con cui sono statoi trent’anni e che, dopo essersi sentita male, se ne è andata dalla mattina al pomeriggio senza che io le abbia potuto dire neanche ciao», racconta. «La sua morte (nel 2011, ndr) è un evento che né io né i miei figli abbiamo mai metabolizzato. Non ne abbiamo mai parlato. Non siamo mai andati al cimitero insieme, anzi, in 7 anni, al cimitero sono andato due volte in tutto. Le fotografie le ho a casa, ma non le guardo, non è roba per me perché lei è ovunque, nei ricordi, nelle stanze, nei viaggi a Barcellona che non farò più». 

Un dolore mai superato. Che non esibisce, ma non nasconde. E che lo accomuna al personaggio che in maniera così convincente ha interpretato per il piccolo schermo: il vicequestore della polizia Rocco Schiavone, commissario vedovo inventato da Antonio Manzini che, sebbene romano, svolge le sue funzioni ad Aosta. «Non è che sono come Schiavone: sono proprio io – ha dichiarato Giallini in un’intervista -. Credo che il personaggio sia stato scritto su di me. Non faccio il poliziotto ma per il resto è, non voglio dire il mio alter ego, ma è proprio come mi sento io, anche quando sono da solo. È uno dei personaggi più vicini a me che abbia mai fatto». Nato in una famiglia operaia e soprannominato fin da ragazzo, dagli amici, Giallo.

Marco Giallini risiede attualmente a Fonte Nuova, quartiere della periferia nord romana, a pochi chilometri da Monterotondo. Prima del successo cinematografico, durante gli anni della sua formazione teatrale, ha svolto diversi lavori, come ad esempio l’imbianchino o lo scaricatore di bibite. Nei primi anni Ottanta ha fatto parte di una band, i Sandy Banana & The Monitors, un power trio basso, chitarra e batteria con cui proponeva cover dei Joy Division. Mi ritengo un profondissimo conoscitore musicale, avrei potuto fare la radio. È una passione autistica, la mia, ascolto tutto dal jazz agli Arctic Monkeys, dai Senzabenza, ai Clash band, quest’ultima, che Giallini poco più che diciassettenne ebbe l’occasione di vedere dal vivo, nello storico concerto di Bologna, in Piazza Maggiore, nel 1980. Strimpello un po’ di tutto: basso, chitarra, batteria, ma senza mai aver studiato.

Marco Giallini nuova fidanzata

Marco Giallini oggi, dopo un periodo duro, sembrerebbe aver ritrovato l’amore. La fidanzata di Marco Giallini si chiamerebbe Stella e, stando alcune foto che circolano sul web, i due sembrerebbero essere molto innamorati.

Il protagonista di Rocco Schiavone ha confessato di recente che la cosa non sarebbe vera. chiarendo di non volersi innamorare. Perché? “In ogni rapporto l’inizio è fantastico, poi si va in salita e le donne cominciano a rompere”.


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