Alberto Angela lo vedremo insieme a suo padre Piero per parlare della Terra e dei cambiamenti climatici

Torna in prima serata Alberto Angela, orgoglioso condottiero della ventunesima edizione di Ulisse – Il piacere della scoperta, il programma di divulgazione storica, artistica e scientifica, in onda su Raiuno da questa settimana per cinque puntate. Per festeggiare questa edizione particolarmente complessa -non solo per gli argomenti trattati, ma per la difficoltà di realizzazione dei servizi in e-poca Covid – il paleontologo e divulgatore scientifico, nell’ultima puntata, farà di nuovo coppia con suo padre Piero, autore e ideatore del programma insieme a lui.

Un evento straordinario, che li vedrà di nuovo protagonisti fianco a fianco, dopo la celebrazione dei cinquantanni della conquista della Luna, per parlare della Terra e dei cambiamenti climatici. «L’ide-a è di mostrare come si è sviluppata la coscienza di questi problemi e come la situazione sia diventata sempre più grave.

Parleremo del rapporto tra l’uomo e la natura, sfogliando un album di immagini tratte dai nostri viaggi in giro per il mondo», ha rivelato Alberto, che ospita papà Piero in qualità di testimone delle trasformazioni degli ultimi decenni. «Tra i tanti viaggi, indimenticabile la spedizione nel Sahara nel 1982. Ci siamo avventurati in una zona grande come la Sicilia che nelle mappe risultava bianca, cioè sconosciuta. Cercavamo i resti di un’armata persiana mai ritrovata.

Non ci siamo riusciti, è ancora lì sepolta da qualche parte nella sabbia…», ha ricordato Alberto. «Un altro grande viaggio è stato nel 1979 su un’isola dell’Indonesia, tra gli ex cacciatori di teste. Ci siamo arrivati chiedendo “uno strappo” a un cargo commerciale che andava lì una volta al mese a raccogliere lattice. Oggi c’è un volo di linea», ha inoltre raccontato questo moderno esploratore tanto amato dal pubblico femminile anche per il suo indiscutibile fascino.

Ma più che a conquistare cuori, Angela junior pensa a prendersi cura del pianeta e si impegna fortemente affinché, una volta per tutte, si affermi anche nel nostro Paese una vera e propria cultura dell’ambiente. «Curare la natura significa curare noi stessi e bisogna cominciare da subito.

Il sistema non è più sostenibile perché le risorse naturali si stanno esaurendo. Rischiamo di fare la fine degli antichi abitanti sola di Pasqua: per costruire case e barche tagliavano gli alberi a un ritmo maggiore di quanti ne potessero rinascere e alla fine si sono estinti», ha spiegato. Al di là di questa puntata speciale, in onda il 19 maggio, Alberto ha lavorato sodo a questa nuova edizione, con l’obiettivo di non far cambiare canale ai telespettatori: la prima puntata, per esempio, va in onda lo stesso giorno del Natale di Roma, ne celebra la nascita ed è un viaggio tra le sette meraviglie della città antica.

Tra queste, il Mausoleo di Augusto, a due passi da via del Corso, riaperto al pubblico dopo un restauro di 14 anni. Mentre nel secondo appuntamento, in  onda il 28 aprile, si ripercorre la storia. Senza dimenticare il racconto della civiltà degli Etruschi nella terza puntata e la storia di Francesco e Chiara d’Assisi nella quarta, raccontati come due ragazzi ribelli del Medioevo: «Due sognatori che dimostrano come un singolo individuo può cambiare la storia del mondo».


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