Souad come Roberta Ragusa, marito condannato per l’omicidio ma non si trova il corpo

Ergastolo. È questa la pena inflitta dalla Corte d’Assise d’Appello di Brescia al marito di Souad, marocchina, 28 anni, sparita nel nulla a Brescia nella notte tra il 3 e il 4 giugno di due anni fa. Il cadavere della donna non è mai stato trovato, ma per i giudici non ci sono dubbi: l’ha uccisa Abdelmjid El Biti, operaio di 52 anni.

La storia di Souad ricorda quella di Roberta Ragusa, uccisa dal marito Antonio Logli a San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. Anche di lei non è mai stato trovato il cadavere e anche Logli, come El Biti, si proclama innocente facendo pesare appunto il fatto che non sia mai stato trovato il corpo della mamma dei suoi figli.

In realtà, l’operaio marocchino è stato tradito da un filmato ripreso da alcune telecamere di sicurezza. Nel video si vede Abdelmjid El Biti che trascina una grossa valigia nera nella quale si ritiene che avesse messo il corpo della sua bellissima moglie che voleva divorziare da lui e rifarsi una vita in Italia con un altro. Come abbiamo scritto, il corpo di Souad non è mai stato trovato. I giudici dell’Appello hanno confermato per l’imputato l’isolamento diurno in carcere per 18 mesi.

Ha detto il suo avvocato difensore, Benedetto Maria Bonomo: «Aspettiamo di leggere le motivazioni, ma cercheremo di far valere le nostre ragioni davanti alla Corte di Cassazione». Stando all’accusa, Abdelmjid El Biti aveva organizzato da tempo il delitto che poi commise nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2018. Aveva deciso di ammazzare la donna, sposata in Marocco nel 2007, perché dopo anni di soprusi e violenze fisiche e sessuali, lo aveva lasciato per un altro.

Ha ricordato ieri in aula l’accusa: «Souad era pronta a prendere la cittadinanza italiana e voleva una vita migliore. Per questo, l’ex marito aveva cominciato a perseguitarla. Solo negli ultimi giorni El Biti l’aveva cercata centinaia di volte. Per lui era inconcepibile che Souad potesse essere indipendente». La notte del delitto, El Biti riaccompagnò i figli dalla loro mamma che li aspettava e la uccise.

Ecco ancora le parole dell’accusa: «Rimase in quella abitazione per cinque ore, arrivò vestito in un modo e poi, commesso il delitto, si cambiò in strada per poi tornare in casa e infilare il corpo nella valigia». Come detto, tutta la scena fu ripresa dalla telecamera di sorveglianza di un bar al piano terra del palazzo dove i coniugi vivevano. I due figli della coppia ora sono in comunità. Il Tribunale dei Minorenni ha disposto per loro l’affidamento.


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