Da ex, nel “suo” Olimpico, Ranieri si aspettava probabilmente qualcosa in più: «Quando si gioca senza pubblico non è calcio. Dobbiamo però giocare e allora facciamo di necessità virtù. I tifosi sono la nostra linfa, ci spronano. Senza di loro è un calcio asettico. Per una volta non ho sentito l’emozione del ritorno, senza di loro non ci si emoziona. Il tifoso è la miccia dell’emozione». Miccia che è rimasta bagnata anche alla Sampdoria: «Dovevamo gestire meglio quando potevamo attaccare. A dirlo è facile, in campo è più difficile.
In contropiede abbiamo sbagliato molte volte, ma avevamo davanti una Roma concentrata e determinata che non ci ha lasciato fare ciò che volevamo». Nonostante questo, per il tecnico «la prestazione è stata ottima. Siamo stati puniti soltanto da un gran gol di Dzeko. Sappiamo che campione è, al momento giusto sa tirare fuori il gol, complimenti a lui e alla Roma. Noi, però, siamo stati compatti. Mi è piaciuta la reazione, fino all’ultimo abbiamo cercato il pari, per me vale molto». Ora apre il mercato. Ranieri gioca in difesa: «In questo inizio di campionato, in avanti ho avuto a disposizione soltanto Quagliarella e La Gumina. Aspettiamo quindi il ritorno degli assenti, come Gabbiadini e Keita. Dal mercato non mi aspetto niente, se ci sarà qualcosa ben venga, ma non dobbiamo fare niente di importante. Lo abbiamo già fatto ad agosto. Sono contento così». Musica per le orecchie di Ferrero.
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Turnover sì, ma senza esagerare. Fonseca annuncia 2-3 novità rispetto a domenica. Pronti Cristante e Kumbulla: i designati a lasciar loro il posto sono uno tra Smalling e Ibanez più Villar. Ma occhio in avanti: Dzeko nell’ultima seduta ha riportato un leggero affaticamento muscolare. Si scalda Mayoral che potrebbe così far rifiatare il bosniaco atteso nei prossimi due turni al doppio impegno Inter e derby in appena 5 giorni.
Falsa partenza. Ieri il nuovo manager Tiago Pinto, per la prima volta in visita a Trigoria, è risultato positivo ad uno dei test-Covid al quale è stato sottoposto dal club, seppur con una carica virale molto bassa. Subito è scattato l’allarme visto che Fonseca era stato a stretto contatto con il connazionale durante la giornata. La partenza del tecnico è stata ritardata. Dopo i nuovi esami in serata (che hanno confermato la positività di Pinto e la negatività dell’allenatore), Paulo ha avuto il via libera e questa mattina raggiungerà la squadra a Crotone. Gruppo dei calciatori che intanto ha effettuato nuovi test nella notte per essere idonei al match delle ore 15.
Tornando al calcio giocato, il portoghese non pronuncia mai la parola scudetto ma in un torneo così anomalo, intuisce che c’è spazio per la sorpresa: «Benché Juventus e Inter siano le favorite per gli investimenti profusi, dopo ci sono 5 o 6 squadre che sono forti e possono lottare…tutti abbiamo ambizioni…». Anche perché, alzare l’asticella aiuta poi a raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati. E la corsa alla Champions quest’anno, si profila quanto mai serrata.
Per questo motivo esce allo scoperto e si affianca a Dzeko che nel post Roma-Sampdoria aveva chiesto alla società d’intervenire sul mercato: «Parlo sempre con Tiago Pinto, sa i giocatori di cui ho bisogno. Gli ho dato dei nomi che potrebbero migliorare la squadra, vediamo cosa accade». Il messaggio è chiaro. Fonseca parla al plurale, dunque i reparti da completare sono più di uno. E nella sua ottica, migliorare è inevitabilmente legato a questo campionato.
Tradotto: calciatori pronti. Esigenze che dovranno collimare con la situazione finanziaria del club che dopo aver chiuso il bilancio a giugno a – 204 milioni si trova a dover fronteggiare un indebitamento che ne rasenta i 400 (-393,8 milioni). Non che i Friedkin non vogliano investire. Ma il parametro sembra quello delineato dal Ceo Fienga qualche giorno fa: «La nostra linea guida rimane quella di effettuare investimenti sostenibili nel medio-lungo termine. Vogliamo far leva sulle capacità di scouting, affidandoci anche alla Primavera». Ossia, giovani. Che mal si conciliano con le esigenze di Fonseca per il quale il futuro è adesso. Senza dimenticare i tre punti da ottenere oggi col Crotone.
«Affrontiamo una delle squadre più in forma del campionato. Sarà una partita di assoluto livello che cercheremo di affrontare nel modo migliore». Questo è il pensiero dell0’allenatore del Crotone, Giovanni Stroppa, alla vigilia della gara contro la Roma. Un Crotone che dovrà fare ancora a meno di Cigarini e Benali, non due assenze di poco conto. Parlando degli avversari Stroppa dice: «Sappiamo le qualità della Roma. Le loro capacità di lavorare a tutto campo, sia in possesso che in non possesso. In più, rispetto alle altre squadre, la Roma ha la caratteristica di portare tanti uomini in avanti nelle ripartenze. Ha grandi qualità individuali.
Devo fare i complimenti a Fonseca perché la Roma è una squadra davvero con una grande identità». Stroppa sa che i sei schiaffoni rimediati contro l’Inter hanno messo in mostra problemi che il Crotone dovrà cercare di risolvere prima possibile, soprattutto in difesa: «Rispetto alla gara contro l’Inter cambierò qualcosa – dice ancora l’allenatore dei calabresi – Contro l’Inter abbiamo speso tanto. Fare un’altra gara così difficile implica qualche cambio. Dobbiamo fare tesoro di quello che è successo. Abbiamo preso gol con facilità disarmante. Bisogna avere un po’ più di atteggiamento difensivo in testa. In campo siamo stati eccezionali per gran parte della gara». In attacco dovrebbe rivedersi Simy dal primo minuto insieme a Messias. «Sappiamo che con una vittoria possiamo saltare qualche posizione in classifica». Allora cambiamenti in vista soprattutto in difesa.
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