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Facce lunghe, silenzi ma occhi concentrati. Il Cagliari è partito ieri sera, ore 17.30 con un volo charter, direzione Firenze. I sardi, dopo il periodo di nove partite senza vittoria (nessuna squadra in Serie A cerca i tre punti da così tante giornate), resteranno in ritiro a Coverciano fino alla sfida di domani contro i viola di Cesare Prandelli. L’obiettivo dei 23 giocatori a disposizione di Eusebio Di Francesco è fare gruppo e ritrovarsi per provare a uscire dalla crisi. E per farlo il tecnico pescarese, ex tra le altre di Roma, Sampdoria e Sassuolo, si affiderà ai senatori del suo gruppo. Non solo al Ninja Radja Nainggolan, che dopo il rientro in prestito dall’Inter ha giocato la sua prima partita con i rossoblù mercoledì scorso contro il Benevento, ma anche e soprattutto al comandante della difesa Diego Godin.

Il caudillo uruguaiano ieri mattina, prima della partenza verso la Toscana, si è allenato regolarmente con il gruppo. In queste ore Di Francesco capirà se potrà schierarlo subito titolare ma il suo rientro almeno per il ritiro è fondamentale per una squadra che deve ritrovare morale, mentalità e soprattutto grinta in campo. Centrocampo Nel pomeriggio, a Coverciano, Di Francesco proverà a sciogliere tutti i dubbi di un centrocampo rossoblù in emergenza.

Contro la Fiorentina mancheranno infatti sia Rog, che ha salutato anzitempo la stagione 2020-21 a causa della rottura del legamento crociato, e anche Nandez, squalificato per due giornate dopo la reazione e l’espulsione rimediata nell’ultima partita contro il Benevento. Assenze che dovrebbero costringere Di Francesco a riproporre la veste tattica del 4-2- 3-1 dal primo minuto, con Nainggolan più arretrato e a sostegno del play rumeno Marin. Un po’ come visto anche nel secondo tempo della gara al Benevento di Inzaghi. In attesa che il mercato porti un centrocampista in aggiunta al gruppo. Con Bourabia del Sassuolo che resta in cima alla lista dei desideri.

Mercato che ha influenzato la lista dei 23 portati a Firenze da Di Francesco perché oltre agli infortunati Luvumbo, Faragò e Klavan è rimasto a terra anche Pinna. Il terzino destro, che oggi inizierà la sua nuova avventura in prestito in Serie B con l’Ascoli. Metamorfosi Fin qui la veste tattica del Cagliari è cambiata spesso, almeno quattro moduli diversi utilizzati in appena 16 giornate. Di Francesco è partito con l’idea del 4-3-3 ma poi, dopo appena due giornate di campionato, ha virato sul 4-2-3-1 per permettere a Joao Pedro di giocare più vicino alla porta. Mossa non sbagliata visti i 10 gol che il brasiliano ha realizzato dalla terza alla sedicesima giornata agendo dietro un centravanti.

Contro Juventus, Roma e Udinese, e nei momenti della gara di maggiore difficoltà, come il secondo tempo contro l’Inter, Di Francesco ha anche optato per una difesa a tre, aiutata da due laterali di spinta come Lykogiannis e Zappa. Mentre nell’ultima giornata con il rientro di Nainggolan Di Francesco aveva approcciato la sfida con un nuovo 4-3-2-1, usato a Cagliari nel recente passato anche da Maran, con Joao e il Ninja dietro la punta. Contro la Fiorentina però il Cagliari non ha più tempo per sperimentare, conterà solo vincere. Ecco allora che oltre alla veste tattica serviranno cinismo, concretezza, meno ricerca del bel gioco e più sostanza. Ma soprattutto servirà cattiveria. Quella che lo stesso Di Francesco ha confessato è mancata al suo gruppo nelle recenti sconfitte del 2021 contro Napoli e Benevento.

Erano le stelle dell’Inter che pensava In grande, ora devono trascinare 1l Cagliari e tirarlo fuori dai guai. Diego Godin e Radja Nainggolan non hanno mai giocato insieme in nerazzurro dove si sono soltanto incrociati, ma oggi potrebbero trovarsi insieme con la maglia rossoblu al Franchi di Firenze nella partita che per il Cagliari deve essere quella della svolta. Leader Entrambi sono leader. Nainggolan è appena rientrato in Sardegna (ha debuttato subito nella sfortunata gara interna col Benevento) dopo tre mesi vissuti da demansionato all’Inter, Godin è da agosto a Cagliari dove lo ha scortato il suocero, ex rosso- blù Pepe Herrera. Ieri pomeriggio, dopo l’allenamento sostenuto a Coverciano (dove il Cagliari è arrivato venerdì con un giorno di anticipo) l’allenatore Eusebio Di Francesco non ha dato un’indicazione netta sul suo impiego, ma un indizio: «E’ rientrato da poco a disposizione (fastidio al soleo), con la differenza che ultimamente ha perso meno giorni di allenamento rispetto a Ounas, che ha dovuto recuperare dal Covid. Valuterò se fare giocare Diego dall’inizio, così come se schierare Fabio Pi- sacane dal 1’». Al tecnico cagliaritano, che cerca innanzitutto l’equilibrio, l’esperto centrale uruguaiano serve eccome. Anche perché Luca Ceppitelli è uscito affaticato dalla battaglia col Benevento e Walukiewicz contro i sanniti ha disputato la sua peggior partita. Godin, il guerriero non gioca dal 23 di- cembr: è stato titolare all’Olimpico nella difesa a tre nella gara persa (3-2) con la Roma. Ha forzato un po’ e forse era giusto che uscisse qualche minuto prima. Cammino Il suo tragitto col Cagliari fin qui è stato pieno di salite. Il numero 2 Ha debuttato a Bergamo (5-2) il 4 ottobre con l’Atalanta andando subito a segno. Poi ha giocato a Torino contro i granata, in casa col Crotone, a Bologna e in casa con la Samp. Ultima vittoria rossoblu. Da lì è andato con la sua Nazionale ed è tornato positivo al Covid. La pandemia gli ha fatto saltare Ju- ve, Spezia, Verona, Inter e Parma. In campo il 20 dicembre alla Sardegna Arena con l’Udinese, si è arreso il 23 dopo Roma. Portafortuna Un dato salta agli occhi: il Cagliari con Godin (sette le sue presenze) in campo ha vinto. Contro Torino, Crotone e Samp- doria, i tre successi dei rossoblu. E’ un particolare che merita una riflessione. A un inizio difficoltoso hanno fatto seguito delle gare in cui si è vista la sua capacità nelle letture e la sua leadership in campo. Quella che oggi serve a Firenze. Dove Di Francesco, che potrebbe rispolverare Pisacane a destra, avanzando Zappa, ha bisogno della capacità dei senatori di giocare le partite che scottano. Due gli ex che cercano il riscatto: Giovanni Simeone che in viola ha vissuto una bella annata e una meno bella e Riccardo Sottil che se farà bene in rossoblu la prossima stagione tornerà da protagonista.


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