Milly Carlucci chi è: età, altezza, peso, nome vero, marito, figli, sorelle e Vita Privata

Angelo Donati è sposato con Milly Carlucci da 35 anni, convolando a nozze con lei il 21 aprile del 1985. Insieme i due hanno due figli, Angelica Krystle, di 33 anni e Patrick, di 28 anni. Nato nel 1948, è un ingegnere, laureato a La Sapienza nel 1973 e specializzatosi poi negli Stati Uniti.
Angelo Donati ha fondato un’impresa nel settore costruzioni, la Donati S.p.a., nel ’78 e ha altre società immobiliari tra Gran Bretagna e Stati Uniti, dove lavora la figlia Angelica come dirigente d’azienda. Lui è la moglie Milly Calucci hanno un rapporto molto solido e non hanno mai avuto momenti di crisi, così racconta la conduttrice di Ballando con le stelle. “Siamo sempre stati complici e convinti della nostra relazione. Sarà che quando ci siamo conosciuti eravamo già adulti, ognuno con le proprie storie ed esperienze alle spalle e con un forte senso della famiglia ereditato dai rispettivi genitori. Ci siamo sposati coscienti della responsabilità che comportano i figli e pronti ad affrontare insieme le sfide imprevedibili della vita. Inoltre, siamo molto diversi, il che ci rende complementari“.
Il suo vero nome, all’anagrafe, è Camilla Patrizia. Milly Carlucci è nata a Sulmona (L’Aquila) il 1 ottobre 1954, sotto il segno zodiacale della Bilancia, è alta 174 centimetri e pesa all’incirca 63 chilogrammi. Il suo esordio in tv risale al lontano 1976 come inviata de L’altra domenica di Renzo Arbore. Com’è risaputo la presentatrice ha due famose sorelle minori: Gabriella (1959), volto noto del piccolo schermo poi approdato in politica, e Anna (1961), autrice e regista. Per quanto riguarda la sfera sentimentale, il simbolo di Ballando con le stelle è sposata dal 1985 con l’ingegnere Angelo Donati (classe 1948).

Chi è Angelo Donati

Angelo Donati nasce a Roma, il 20 marzo del 1948, sotto il segno zodiacale dei Pesci. Si laurea nel 1973 in Ingegneria a La Sapienza e in seguito si specializza negli Stati Uniti. Dopo, ha intrapreso con grande successo la professione in questione.

Donati non è altro che il marito dell’amatissima conduttrice televisiva italiana Milly Carlucci. I due si sono sposati ben 34 anni fa, nel lontano 21 aprile del 1985 e dalla loro relazione sono nati due meravigliosi figli: Angelica Krystle Donati, che ha 34 anni, e Patrick Donati, che invece ne ha 28.

Il rapporto con la moglie

In base a quanto dichiarato da Milly, Donati avrebbe spiccato senso dell’umorismo e sarebbe molto concreto e razionale, al contrario della conduttrice che si definisce una sognatrice.

«Sono una fan del viaggio da sempre, per cultura, per curiosità e per contaminarmi con le cose nuove che ancora non conosco. Allo stesso modo amo il treno, mezzo geniale che permette di fare più cose contemporaneamente». Esordisce così Milly Carlucci, la regina del prime time targato Rai1. Conduttrice super preparata e stacanovista del piccolo schermo, capace di inanellare un successo dopo l’altro come Ballando con le stelle e Il cantante mascherato.

Quest’anno il talent di Rai1, che vede sfidarsi coppie di vip e ballerini professionisti, ha avuto una vita difficile: doveva partire in primavera ma è arrivata la pandemia. E la prima puntata è slittata a settembre…

Già, con tutti i problemi che questo comporta: non era automatico che il cast mantenesse lo stesso entusiasmo. C’era il rischio che si sfilacciasse tutto.

Come è riuscita a tenere unito il cast?

Mantenendo vivo il rapporto tra maestri e celebrità: con allenamenti via web tutti i giorni. La prima doccia fredda, però, è arrivata poco prima di iniziare, quando il ballerino Samuel Peron e il pugile Daniele Scardina sono risultati positivi al coronavirus. Da lì ce n’è capitata una alla settimana: Raimondo Todaro operato di appendicite, Elisa Isoardi infortunata alla caviglia, Lucrezia Lando e Marco De Angelis con un’intossicazione alimentare. È vero che le difficoltà aiutano a crescere e a fortificarsi, ma ne sarebbero bastate anche meno. Per noi, comunque, è stata una grande vittoria arrivare alla decima puntata.

Mai avuti momenti di scoramento?

Non me li posso permettere. Come allenatore di questa squadra devo essere il primo esempio di compattezza psicologica.

Uno dei punti di forza dello show è il cast. C’è qualche personaggio che vorrebbe vedere in pista?

Ce ne sono vari. Ho un libro nero con tutte le celebrities che vorrei. A Tullio Solenghi, per esempio, chiedevo di esserci dalla seconda edizione, ma sono riuscita ad averlo solo quest’anno. Pian piano vengono a maturazione anche le vicende private dei personaggi che si coinvolgono: chi partecipa deve essere libero da impegni e avere la disponibilità mentale per un programma in cui bisogna allenarsi tutti i giorni. Nello show, poi, non è mai messa in gioco la professionalità di ogni artista.

A gennaio torna anche Il cantante mascherato, sempre in prima serata su Rai1, che la vede nuovamente al timone. Che novità sono previste?

Abbiamo in mente un cast e dei travestimenti sorprendenti, qualche rimaneggiamento nella giuria e cambi strutturali nel corso delle cinque puntate. Ci sarà una maschera in più e stiamo pensando a qualcosa di veramente rivoluzionario. I sudcoreani, detentori del format, hanno idee clamorose.

Qualche trasmissione che vorrebbe condurre, magari in una fascia diversa?

Ho fatto quasi unicamente prime serate in questi anni di carriera. Mi sono super specializzata. E credo di conoscere uno per uno, per nome e cognome, i telespettatori del prime time dell’ammiraglia Rai (ride, ndr). Però, a parte tutto, perché negarsi qualcosa? Vediamo che succede. In questo momento sono concentrata su questi due show a cui lavoro artigianalmente con i miei autori.

Come trascorrerà il Natale?

Ho un viaggio del cuore in sospeso: mio figlio vive e lavora a Londra. Durante il lockdown di marzo non è potuto venire. E in Inghilterra, al momento, sono di nuovo reclusi. Dobbiamo trovare il modo di stare insieme: il Natale, se non si passa in famiglia, che Natale è?

Cosa si porta a casa di questo anno difficile?

La consapevolezza netta, decisa e inequivocabile del valore fondamentale della salute e della prevenzione. Speriamo che le persone non facciano un lavoro di rimozione, com’è successo quest’estate. Non dobbiamo dimenticare, per essere pronti a ogni evenienza. Anche perché al giorno d’oggi il viaggio rappresenta una grande libertà, visto che in mezza giornata si arriva dall’altra parte del mondo, ma al contempo un grande pericolo.

Sperando che il Covid ci abbandoni presto, che anno pensa sarà il 2021?

Credo che usciremo migliori da questa esperienza, abbiamo ribilanciato la nostra vita mettendo nella giusta prospettiva i valori e gli affetti. Così come abbiamo rivalutato la casa come spazio per vivere: prima del Covid-19 era quasi una stazione ferroviaria di scambio.


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