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Una giovanile ingenuità. Così il Napoli ha risolto il caso-Osimhen, con annessa multa che sarà elevata all’attaccante tornato dalla Nigeria con una positività al Covid. La sanzione rappresenta un atto dovuto, alla luce del protocollo di comportamento che tutti gli atleti firmano nel momento in cui vengono tesserati dal club: Osimhen aveva partecipato a una festa a sorpresa che gli aveva organizzato un suo amico deejay, Golden Michael, in occasione del suo compleanno.

Festa iniziata alla mezzanotte del 28 dicembre (Osimhen il 29 dicembre ha compiuto 22 anni) e nel corso della quale tutti gli invitati si erano presentati senza indossare le mascherine. Il giovane Victor è stato incastrato dalle immagini pubblicate sul profilo Instagram dello stesso deejay (@officialgoldenmichael), con scene che testimoniano l’assenza di distanziamento e altre goliardiche con il lancio di gruzzoli di banconote da parte di Osimhen e dei suoi amici.

L’attaccante azzurro era tornato a casa per il Natale, dopo aver trascorso un periodo di cure ad Anversa, dove martedì sera era rientrato, per poi organizzare il viaggio in Italia. Giovedì a Napoli è stato sottoposto a quel tampone risultato positivo al Covid che avrà contratto nella sua vacanza nigeriana e da ieri è costretto all’isolamento nella sua abitazione napoletana.

Dovrà restarci per un paio di settimane, durante le quali si allenerà sul tapis roulant che il club gli ha messo a disposizione e non potrà ritornare alla clinica belga “Move to cure”, dove era previsto che completasse il lavoro di recupero al braccio destro. Osimhen è asintomatico e non ha avuto nessun contatto con gli altri compagni di squadra e i tempi del suo recupero potrebbero allungarsi con il rischio che debba saltare anche la finale di Supercoppa contro la Juventus, in programma a Reggio Emilia il 20 gennaio. Se così fosse, sarebbero ben 16 le partite giocate dal Napoli senza poter disporre dell’attaccante che questa estate era stato preso dal Lille nell’ambito di una operazione del valore di 80 milioni di euro.

Un bel problema per Rino Gattuso, che sperava di riavere nei prossimi 10 giorni l’attaccante che lo aveva convinto a cambiare il modulo dal 4-3-3 al 4-2-3-1. La prima mossa del club è stata quella di rilanciare Llorente, tolto dal mercato almeno fino a quando non saranno recuperati del tutto sia Osimhen che Mertens. A proposito del belga, il suo ritorno a Napoli è previsto tra oggi e domani. Ipotesi di rientro in squadra: il 17 gennaio contro la Fiorentina. Ringhio spera di recuperare un po’ prima Koulibaly.

Caicedo da una parte, Torreira dall’altra. Ecco gli obiettivi della Fiorentina per affrontare la seconda parte di stagione. «I tifosi devono stare tranquilli, abbiamo una proprietà molto forte e faremo di tutto per rendere la squadra competitiva – afferma Daniele Pradè dai canali del club -. Non siamo ancora pronti per i vertici ma non meritiamo tale classifica, tecnicamente siamo secondi a pochi a livello individuale. Ora poi abbiamo Prandelli e puntiamo su di lui».

Dirigenti e tecnico valuteranno dove intervenire ma una decisione è già stata presa e riguarda l’attaccante classe 2000 Vlahovic a segno nelle ultime tre gare (Juve compresa) dopo un periodo complicato: «Abbiamo scelto di puntare su di lui e ci sta dando risposte importanti quindi non sarebbe giusto andare a prendere un Milik o un Piatek. Sarebbero utili ma andrebbero a ostacolare la crescita di Dusan»: spiega il ds che cercherà quanto prima di prolungargli il contratto in scadenza nel 2023 essendoci molte big in agguato. Intanto si valuta il laziale Caicedo (senza scordare Pavoletti e Scamacca) per circa 5 milioni e un accordo al 2023 al giocatore tentato però dalle ricche sirene del Qatar. Con le valige Cutrone che finora ha giocato pochissimo: «Sappiamo di alcuni giocatori scontenti fra cui Patrick – conferma Pradè -, cercheremo di accontentarli trovando una soluzione».

Idem per Kouamé sul quale avrebbe messo gli occhi la Lokomotiv Mosca: si vocifera di un’offerta da 14-15 milioni mentre in Svizzera riferiscono del 27enne attaccante dello Young Boys Jean-Pierre Nsamé, 85 reti in 151 gare, offerto ai viola per 7 milioni di franchi. Per il centrocampo un nuovo assalto a Lucas Torreira che già Pradè aveva in pugno in estate salvo ripensamenti dentro la società: in Inghilterra sono sicuri che il matrimonio si farà anche perché l’esperienza dell’ex doriano all’Atletico Madrid (solo 11 presenze) sarebbe ai titoli di coda. I viola però nel frattempo dovranno decidere il futuro di Duncan.

Per il Cagliari restano calde le piste che portano a Mehdi Bourabia (Sassuolo) e Alfred Duncan (Fiorentina). Ma non solo, piace anche Walace dell’Udinese. Tra le possibili soluzioni anche uno scambio con lo Spezia. Il polivalente Paolo Faragò in Liguria e Jacopo Sala in rossoblù. Colpo di prospettiva per il Bologna. Praticamente definito l’acquisto del trequartista classe 2004 del Lechia Gdansk, Kacper Urbanski.

Il giovanissimo calciatore dovrebbe svolgere le visite mediche a giorni mentre il Bologna dovrà sborsare solo qualche centinaio di migliaia di euro. Urbanski è tra i migliori talenti della nuova generazione polacca ed ha esordito durante la scorsa stagione in Ekstraklasa, collezionando 3 presenze in prima squadra. Tornerà sul mercato il Crotone per dare rinforzi a Stroppa. Almeno un calciatore per reparto, cominciando dall’attacco. È qui che il Crotone ha sofferto di più, in fase realizzativa dove è mancato un finalizzatore. Stroppa vorrebbe un attaccante fisico e il nome più gettonato sembra essere quello di Alberto Cerri del Cagliari insieme a un vecchio pallino del club calabrese, Andrea Pinamonti. In difesa occorrerà valutare la condizione di Djidji che finora ha giocato poco a causa di un infortunio. Stessa cosa in mezzo al campo dove il Crotone aveva puntato tutto su Luca Cigarini che ha saltato tutto il mese di dicembre e gran parte di quello di novembre, e come se non bastasse si è rifatto male.


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