Simona Ventura si sposa nel 2021, sapete chi sarà suo marito

In trent’anni di carriera, fra consensi (tanti) e flop (pochissimi), ha condotto di tutto. Programmi della domenica, reality, prime serate. Ora, nel nuovo anno, tornerà più in forma che mai con un programma che già si preannuncia l’ennesimo gol.

Perché Simona non è solo una delle regine della televisione italiana. Oggi è una donna realizzata, consapevole. La verve e l’energia sono le stesse di sempre, ma gli alti e i bassi del passato hanno lasciato il posto a una vita equilibrata, fra le braccia di un amore con cui, pandemia permettendo, convolerà a nozze presto, prestissimo. La incontriamo per parlare di lavoro, sentimenti e di come passerà questo Natale così diverso.

Simona, come sta? «Stanca (rìde). Sono appena rientrata dal Portogallo, dove ho ultimato le riprese del nuovo programma che andrà in onda a marzo su Raidue». Cosa può dirci a riguardo?
«Lo vedrete presto: Game of Games è un game show perfettamente nelle mie corde tenuto a battesimo in America da Ellen De Generes e di cui esistono versioni in diversi Paesi».

Possiamo annunciare ufficialmente il ritorno di SuperSimo? «Di sicuro questa trasmissione mi dà modo di esprimermi a 360 gradi nella mia creatività, cosa molto diffìcile nella tv di oggi. Mi è stata data l’opportunità di essere autonoma, di andare a briglie sciolte e di questo ringrazio il direttore di Raidue Ludovico Di Meo».

Lei è nata e risorta più volte. Come ha fatto a restare al passo coi tempi, vincendo sempre? «Non perdendo mai la voglia di divertirmi, l’umiltà di considerami  baciata dalla fortuna.

Oggi ho anche una mia casa di produzione, con cui presto rifarò uno dei miei programmi di punta per Discovery. E non è finita qui». A cosa deve tutto questo equilibrio? «Non ho mai perso il fuoco da me stessa. Ho scelto la famiglia, di dedicarmi agli affetti, rifugiandomi in loro anche nelle cadute. Per carattere, ho bisogno di queste ripartenze. I momenti no fanno parte del percorso di ognuno di noi».

Nutro da sempre grande stima per lei. Mi permetta di dirle che, oggi, mi appare più forte nelle sue fragilità. «Di sicuro le batoste mi hanno aiutata a crescere e a diventare più consapevole. Mai come in questo momento storico è fondamentale aggrapparsi alla propria consapevolezza, alla bellezza delle piccole cose della propria vita».

A chi sente di dover dire grazie? «A livello professionale a chiunque mi abbia dato un’opportunità di lavoro. Per il resto, ho avuto molte fortune per cui ogni mattina mi alzo e ringrazio Dio».
Questo è il primo Natale sotto pandemia. Lei come lo vive? «Accogliendolo, comunque sia. Natale è sempre famiglia, non potremo fare cenoni, ma grazie alle videochiamate avremo comunque modo di sentire vicini i nostri cari. In Portogallo vige un protocollo molto più duro del nostro, riteniamoci fortunati».

Accennava alla famiglia. Com’è la sua, oggi? «Con Giovanni (Terzi) abbiamo creato una grande famiglia allargata, in cui c’è amore, appoggio; tutto questo ripaga anche il non poter festeggiare come lo scorso anno». Ricorda un Natale particolarmente felice della sua vita? «Ogni Natale lo è stato, ho sempre avuto un motivo per sentirmi in debito con la vita. Prima la nascita dei miei figli, poi il vederli crescere forti, belli, in salute, ora Giovanni, il lavoro. Per me la felicità è la vita».

Chi è Giovanni, per lei? «E la mia guida, è iperprotettivo, straordinario, è la mia grande quercia. Mi ha fatto riscoprire chi sono e di questo gli sarò grata per sempre». E con lui c’è odore di fiori d’arancio… «Sì, appena si può si fa. Abbiamo deciso di rimandare il matrimonio a quando non vigerà più l’obbligo della mascherina». Cosa significa per lei, oggi, matrimonio?

«Vuol dire tanto, non ho smesso di credere all’idea che possa durare per tutta la vita. Spero davvero possa succedere». Amore e lavoro sono tornati a essere capisaldi della sua vita. C’è spazio per le fragilità? «Ora come ora non mi sento fragile su nulla. In passato, si sono stati momenti in cui, come si dice, correva il cane e correva la lepre, ma adesso vedo davanti a me solo un bel futuro. Mi è stato fatto del male, ma mi sono rialzata senza rancore. Questo è il momento in cui corro io!».

Cosa si augura per il 2021? «Che questo maledetto virus passi. E, poi, che guardino il programma anche i giovanissimi che, forse, televisivamente non mi conoscono; avranno modo di farlo trovando in video la SuperSimo di dieci anni fa!».


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